‘Carbonara con panna?!’ Proposta didattica per sfatare certi miti gastronomici
Avendo vissuto per molti anni allāestero, mi sono trovata spesso ad affrontare il tema dellāautenticitĆ della cucina italiana. Come ben saprete, spesso ci si imbatte in piatti di dubbia origine, per lo piĆ¹ rivisitazioni in chiave italoamericana di antiche ricette, talvolta vere e proprie invenzioni, spacciate per italiane. Si pensi al pollo alla parmigiana o alla tanto famosa allāestero salsa Alfredo. Spesso ĆØ difficile scardinare certi stereotipi gastronomici. š¤ (PS: giusto per la cronaca, qua in Messico ho trovato un ristorante che fa l’arrabbiata con il mascarpone!)
Mai dimenticherĆ² quel giorno in cui un mio studente ordinĆ² i cannelloni alla carbonara (rigorosamente con la panna!) durante un pranzo di classe in un ristorante italiano allāestero…
PerchĆ©, per chi non lo sapesse, in certe parti del mondo i menĆ¹ propongono, da una parte, i tipi di pasta e, dallāaltra, la lista delle salse da abbinarci.š
Genesi dell’attivitĆ
Per fortuna ā seppur ancora troppo poco! – Ā succede che alcuni studenti interessati alla cultura italiana ti chiedano di essere āedottiā in questo senso. A me ĆØ successo recentemente con una studentessa che a fine aprile andrĆ in vacanza in Italia. Al termine di una lezione, mi ha chiesto di aiutarla a capire come funziona questa alchimia che vuole che certi tipi di pasta si abbinino solo con determinate salse.
Come sempre, ho accolto di buon grado e con grande entusiasmo la sua richiesta, accontentandola con questa lezione, dal titolo ‘Il cuoco pasticcione‘, che oggi condivido qua, con voi. ā¤
Piccola digressione e premessa fondamentale: durante le consulenze di Didatticamentore, mi viene spesso chiesto quanto tempo impiego per creare da zero una lezione. In questo caso, in tutto, ovvero idea e realizzazione di tutti i materiali (inclusa la scelta dell’articolo) ci ho messo circa un’ora.
Il suo svolgimento occupa almeno tre lezioni da unāora ciascuna. Io lāho sperimentata in un corso online individuale, ma niente ci vieta di pensarla anche per lezioni di gruppo, online e in presenza.
Per il momento, ho potuto svolgere solo le attivitĆ 1 e 2. Nelle prossime lezioni, continuerĆ² con le altre fasi e senza dubbio vi informerĆ² su come ĆØ andata! š
L’attivitĆ risponde ad un obiettivo prettamente culturale, ovvero riflettere sui principali abbinamenti sughi – tipi di pasta. Propone altresƬ un focus lessicale su cibo ed ingredienti tipici della cucina italiana. Si presta ad essere usata con studenti di livello B1 in su. Lāinput testuale che viene proposto richiede infatti un livello intermedio di conoscenza linguistica.
Ma veniamo dunque alla proposta didattica, rivolta a L., studentessa peruviana di quasi cinquanta anni.
Fasi e svolgimento
AttivitĆ 1
- La lezione si ĆØ aperta mostrando la seguente affermazione: āIn Italia ci sono 300 tipi di pastaā: ho invitato la studentessa a nominarmi tutti i tipi di pasta da lei conosciuti. Vi consiglio caldamente di scrivere su un documento visibile tutte le parole che verranno dette: di fatto, giĆ in questa fase, possono emergere certi storpiamenti quali āfettucciniā e ālinguiniā (che ĆØ quanto ĆØ successo a me, durante la lezione š ).
AttivitĆ 2
Ho pensato poi di arricchire la competenza in fatto di pasta grazie a due attivitĆ di abbinamento foto – nome pasta, entrambe create su LearningApps. La prima ĆØ dedicata alla pasta lunga e la seconda a quella corta. Le tipologie di pasta incluse sono le stesse dell’articolo che leggeremo: questa fase infatti assolve anche alla funzione di messa a fuoco delle parole che la studentessa ritroverĆ durante la lettura. Una chicca: tra i tipi di pasta dellāarticolo cāerano anche i paccheri, il che ha reso tutto molto piĆ¹ interessante visto che la studentessa andrĆ a Napoli e sulla Costiera Amalfitana š. Piccola postilla: la studentessa si ĆØ divertita cosƬ tanto che mi ha chiesto di mandarle i due link per giocare di nuovo a casa. Ascoltate per credere:
AttivitĆ 3
Come vi dicevo, continuerĆ² nelle prossime settimane lo svolgimento delle attivitĆ che seguono, a partire proprio da questa. Ho deciso di iniziare con la proposta di questa tabella:
Come potete vedere, da un lato ci sono gli ingredienti e, dallāaltro, il nome delle principali salse italiane: il task consiste nell’abbinare i due gruppi di elementi. Il punto di questa attivitĆ ĆØ attivare una riflessione sulle ricette originali di alcuni tra i piĆ¹ celebri sughi italiani, al fine di scardinare certe credenze molte comuni allāestero. SarĆ infatti capitato anche a voi di sentire dire che lāingrediente principale della carbonara ĆØ la panna. š
Breve nota: anche in questo caso le salse sono prese dall’articolo che andremo a leggere.
AttivitĆ 4
Una volta terminata questa attivitĆ , ho previsto un gioco di memoria. In questa ruota, ho scritto tutti i nomi delle salse viste precedentemente: a partire dalla salsa estratta, la studentessa dovrĆ nominare tutti gli ingredienti che riuscirĆ a ricordare. In questa fase, sarĆ possibile tornare indietro, se necessario, mostrando la tabella di abbinamento su cui si era lavorato prima.
AttivitĆ 5
A questo punto, passerĆ² alla lettura di questo articolo. Personalmente, nelle lezioni individuali, mi concedo il lusso di proporre un approccio ai testi molto meticoloso, conducendo una lettura attenta, paragrafo per paragrafo. In questa tipologia di lezioni raramente prevedo le classiche attivitĆ di comprensione scritta in quanto preferisco attivare un confronto diretto con gli studenti, chiedendogli a mano a mano che procedono con la lettura di presentarmi quanto letto, di chiarirmi il significato di determinati termini e cosƬ via. Posso capire che questo modus operandi poco si presti per chi non puĆ² permettersi di dedicare unāintera lezione ad un lavoro di questo tipo. In questo caso, consiglio di approcciare il testo secondo le tradizionali tecniche di comprensione scritta (potreste proporre delle domande aperte sul testo, oppure il completamento di una griglia, ecc.).
AttivitĆ 6
Dopo la fase di lettura, si arriverĆ alla parte finale, ovvero il gioco del cuoco pasticcione. SpiegherĆ² alla studentessa che, per errore, questo cuoco ha proposto una serie di abbinamenti non proprio ortodossi di pasta e sughi. Compito della studentessa sarĆ individuare gli errori e correggerli, motivando il perchĆ©. In questa fase dovrĆ avvalersi di tutte le conoscenze apprese nellāarticolo. Ecco qua le combinazioni bizzarre:
Come vi dicevo, per il momento ho sperimentato solo le prime due attivitĆ e devo dire che la partecipazione della studentessa ĆØ stata davvero massima!
Vi terrĆ² aggiornati su come andrĆ tutta la lezione ma, nel frattempo, mi piacerebbe leggere un poā le vostre opinioni e se avete consigli da condividere! Attendo numerosi i vostri commenti.šš
Cosa aspettate? Lasciatemi le vostre preziosissime impressioni. š„°
Baci,
Silvia
Riflessioni post svolgimento š
Come vi avevo promesso, eccomi qua a dirvi come ĆØ andato lo svolgimento di tutta l’attivitĆ .
Intanto, vi confermo che ha occupato 3 lezioni individuali da un’ora.
Purtroppo, l’attivitĆ 4 non ĆØ andata come previsto perchĆ© quel giorno Wheeldecide ha scelto di non funzionare. š Ho dunque subito ripiegato sull’alternativa chat, scrivendo il nome di una salsa ed invitando la studentessa a dirmi il maggior numero di ingredienti.
CiĆ² che ho riscontrato ĆØ che, quando siamo arrivate alla fase 5 di lettura dell’articolo, la studentessa non ricordava bene il nome della pasta visti nella fase 2.
Consiglio dunque di preparare un’ulteriore attivitĆ di rinforzo, prima di affrontare la lettura del testo. Potrebbe essere un abbinamento foto pasta – nome oppure un quiz ludico, magari usando Kahoot.
Piccola nota: la pasta impossibile da ricordare per la studentessa sono gli ziti! š¤£
E voi, l’avete sperimentata in classe?
Di nuovo, a presto!
2 Comments
Complimenti Silvia,
come sempre una gran bella attivitĆ !
Ricordo che anni fa, in presenza, ne avevo proposta una simile ma era stata poco apprezzata. Il motivo, oltre alla motivazione e all’etĆ degli studenti, credo fosse la mancanza di struttura e attivitĆ mirate come quelle create da te. Grazie per la condivisione.
Cara Paola, grazie a te del feedback! Se vuoi, parlami un po’ della tua attivitĆ cosƬ ci confrontiamo. Come era costruita? Un abbraccio, Silvia.