Gelato o ice – cream? Mille gusti per parlare in italiano
Cari insegnanti: conoscete la differenza tra ‘gelato’ e ‘ice -cream’?
Ciao sono Giulia Berlato e vi do il benvenuto nella rubrica ‘Le ricette di Giulia: materiali per lezioni di italiano a stranieri‘! 😊
Oggi ho il piacere di condividervi ‘Gelato o ice – cream? Questo è il dilemma‘.
La lezione include ben 6 attività e propone un interessantissimo viaggio culturale e gastronomico, nel mondo del gelato, in ottica interculturale.
Gli obiettivi lessicali sono legati ad un ampliamento del vocabolario sul tema. A livello morfosintattico, la lezione si presta per ripassare i tempi del passato e per introdurre il congiuntivo.
Al termine della lezione, gli studenti sapranno descrivere in modo dettagliato le caratteristiche del gelato ed esprimere in modo articolato le proprie preferenze.
Questa attività è a vostra disposizione, con un piccolo contributo, cliccando qua.
Com’è nata quest’idea
Avete anche voi quell’amico che “quasi quasi mollo tutto e vado ad aprire una gelateria in Uruguay che tanto lì il gelato fa schifo e un gelataio italiano fa soldi a palate (e a palline)?”.
Io sì. Lo stesso vale per la pizza, ma questa è la variante “estiva” del progetto Scappo All’Estero e Divento Ricco.
Preparando quest’attività ho poi scoperto che non abbiamo nemmeno il primato di sorbetti, creme e gelati fruttati e chissà, forse neanche del gusto “puffo”…😅
Ma, se non altro, con il tempo ci siamo inseriti di forza nella tradizione, facendone uno dei primati enogastronomici che proponiamo e talvolta propugniamo in tutto il mondo.
Genesi
Qualche tempo fa leggevo un post interessante di Taste Atlas che parlava della differenza (nel mondo anglofono) fra “gelato” e “ice-cream”. Si parla di ingredienti, consistenze, strumenti diversi per portarlo dalla vaschetta al cono.
Fra i simboli italiani più conosciuti, il gelato mi ha colpito come insolitamente negletto dai materiali che ho visto qua e là: perché della carbonara parliamo così tanto e del gelato così poco?
“Pandoro o panettone” è un dibattito sempreverde in aula, oltre che in famiglia, ma “creme o frutta” è una disputa che si consuma solo nel recinto della vaschetta condivisa.
Ho pensato quindi ad un’attività per parlare con i nostri studenti di un’esperienza che accomuna molti di noi, sia in Italia che all’estero.
Questo ci permette di prendere spunto dal vissuto di ognuno per collegare la “vita vera” con alcuni approfondimenti linguistici e culturali.
I testi e le attività sono adatti ad un livello B1.
Fasi e svolgimento
Questo approfondimento parte con un’attività di avvicinamento al tema che prevede di abbinare la lista degli ingredienti ad alcuni gusti di gelato meno “ovvi” (come per esempio lo zabaione o il gianduia).
Con un breve sondaggio in cui gli studenti esprimono la propria ipotesi, si passa poi ad un articolo che parla dei gusti di gelato preferiti dagli italiani.
Il testo è breve ed è seguito da domande di comprensione per verificare le informazioni principali.
A seguire, un’attività di approfondimento lessicale per parlare di sapore e consistenza. L’obiettivo è andare oltre il “mi piace” e costruire un vocabolario che permetta agli studenti di esprimere le proprie preferenze in merito ai gusti e alle tipologie di gelato.
Andando alla questione spinosa del brevetto sul gelato, propongo poi un altro breve testo che ricostruisce alcune ipotesi riguardo a chi abbia inventato il gelato e prodotti affini.
Preparatevi a scoprire cose nuove: c’entra anche la Bibbia, non dico altro!😅
Per lavorare su questo testo abbiamo un paio di domande di comprensione, mentre questa volta il lavoro sul vocabolario è di scoperta collaborativa, per capire le parole difficili e dare una definizione insieme.
Come sempre, per la fase finale, ci sono alcune domande di conversazione, per discutere insieme degli argomenti trattati nelle varie attività e per andare oltre con qualche approfondimento.
Approfondimenti e jolly
Nella sezione finale di approfondimenti, trovate il link all’articolo di Taste Atlas di cui sopra, con un breve riassunto dei punti principali (l’articolo infatti è in inglese).
Di seguito suggerisco anche un paio di articoli interessanti dell’ IGI (Istituto del Gelato Italiano), la pagina del Museo del gelato di Bologna e un articolo che parla del gelato vegano, che contiene anche interessanti riflessioni sulla diffusione di prodotti di questo tipo.
Considerazioni finali
L’attività può svolta interamente in classe, oppure proposta in modalità flipped classroom in cui gli studenti svolgono alcune delle attività, fra cui la lettura dei testi, in modo autonomo. Seguirà poi un momento di restituzione dei risultati e condivisione tutti insieme in classe.
In alternativa i testi si possono utilizzare dividendo la classe in due parti e facendo leggere uno dei due testi ad un gruppo che poi ne riassumerà i contenuti al resto della classe.
In questo modo le domande di comprensione del testo diventano anche un test per verificare il passaggio di informazioni fra un gruppo e l’altro.
Come sempre, vi sarò grata se deciderete di condividere qua come è andata in classe e chissà, magari scoprite qualche nuovo e bizzarro gusto di gelato! 😅😉
Giulia